Tutti sembrano essersi arresi all’idea che la voce degli studenti possa rimanere inascoltata.
E mentre l’Ateneo sta di fatto causando una serie di situazioni scomode e complesse per chi in questa fase ha serie difficoltà nello spostarsi e mentre gli studenti fuorisede si abituano all’idea di dover pagare a proprie spese un ritorno in presenza imposto senza una logica ben precisa, noi non possiamo stare in silenzio.
Abbiamo scritto un’altra Lettera al Rettore con delle richieste ben precise.
Chiediamo che vengano estese le categorie di studenti che potranno svolgere gli esami online, considerando chi ha familiari con importanti fragilità , chi si trova in condizioni di fragilità oltre quelle previste dall’Ateneo, studenti fuorisede in difficoltà e lavoratori.
Crediamo sia ingiusto costringere studenti provenienti da tutto il Paese a ritornare a Messina con così poco preavviso, quando oggi esistono degli strumenti che potrebbero agevolare chi di trova sinceramente in difficoltà .
In questa settimana abbiamo fatto attività di sportello per supportare gli studenti sul ritorno in presenza e abbiamo ascoltato e parlato direttamente con tantissimi studenti che hanno serie difficoltà a queste condizioni.
La voce degli studenti non può essere ignorata,
L’università siamo noi!